I MARGA: Dato
la varietà di persone, diversità culturali, sociali e fisiche, lo yoga
mette a disposizione più percorsi conosciuti con il nome di "Marga",
ogni individuo quindi può scegliere il percorso più adeguato alla
propria personalità e attitudine. Ognuno di questi yoga-marga provvede alle diverse necessità individuali
Anche se i percorsi possono sembrare al quanto diversi lo scopo di ognuno di essi rimane lo stesso “l’integrazione dell’essere”.
I Marga classici sono: Hatha Yoga –
Raja Yoga – Bhakti Yoga – Janana Yoga – Karma Yoga. A questi se ne
aggiungono molti altri di origini più recenti.
Hatha Yoga:
il termine Hatha Yoga si applica a un vasto numero di dottrine e
pratiche orientate verso la realizzazione del se, attraverso il
perfezionamento e il controllo del corpo per poter quindi dominare
l’energia presente nell’uomo e che si manifesta principalmente per mezzo
del respiro e dato che questo è influenzato dalla mente, il controllo
del corpo e del respiro portano ad avere padronanza della mente.
Raja Yoga:
detto lo Yoga regale più comunemente si riferisce allo Yoga-Darshan
(Filosofia Yoga) cosi come esposto concisamente nei Yoga Sutra di
Patanjali, per questo detto anche Yoga-Classico. Spesso è in contrasto
con l’Hatha Yoga, in questo caso
il Raja yoga sta per le pratiche più spirituali, mentre l’Hatha è vista
come una disciplina preparatoria al Raja Yoga. Il raja Yoga è
conosciuto particolarmente con il nome di Asthanga Yoga o yoga delle
otto membra. Questo è il percorso di maturazione yogica proposta da
Patanjali, composta dalle seguenti otto pratiche: rispetto morale
(Yama), autodisciplina (Niyama), Posizioni (Asana), Controllo del
respiro (Pranayama), inibizione sensoriale (Pratyahara), concentrazione
(Dharana), meditazione (Dhyana), e estasi “Liberazione” (Samadhy)
Bhakti Yoga: Yoga della devozione, è
la via dell'unione con Dio per mezzo di una devozione profonda. è uno
dei rami principali della tradizione yoga dell’Induismo. Secondo il
Bhagavata-Purana ci sono molti sentieri di Bhakti Yoga a seconda delle
diverse predisposizioni del praticante. Tra i vari cammini “marga”
questo è detto essere il più diretto è semplice, non richiede grandi
capacità intellettive o attitudini particolari. Il Bhakti Yoga è intenso
amore per Dio: amore trascendentale.
Karma Yoga: karma
yoga è detto yoga dell’azione. Di tutti gli esseri che vivono in
natura, solo l'uomo lavora per un compenso, solo l’uomo vuole trarre
vantaggio e beneficio dalle azioni svolte, agisce per motivi egoistici e
deve avere un tornaconto, se cosi non è tutti gli sforzi sono vani e la
sofferenza inizia e fino a quando non otteniamo un merito o vantaggio
quel pensiero non ci abbandona nemmeno nel sonno. Yoga
dell’azione auto trascendente, così era chiamato più di duemila anni fa
nella Bhagavad Gita. Anche se già esistente, la Gita introduce questo
percorso come uno dei due modi di vita insegnati da Krishna (l’altro è
il Samkhya Yoga). Il Karma Yoga favorisce una vita attiva, tutto il
lavoro non solo deve essere svolto in modo adeguato, ma deve anche
essere eseguito con spirito di sacrificio, solo in questo modo le
proprie azioni non porteranno a sofferenza e non avranno alcun vincolo
Karmiko.
Jnana Yoga: è il sentiero della conoscenza. La causa del Samsara (ciclo delle nascite e delle morti) la sofferenza è l'ignoranza (Avidya);
essa agisce come un velo (Maya), che impedisce all’essere di percepire
la sua vera natura. Il percorso dell’Jnana yoga consiste nell’abbattere
questo velo d’ignoranza, principalmente per mezzo ad una costante
indagine e esercizio di discriminazione “la realtà dall’irreale” “l’essere
dal non essere” . Grazie alla meditazione costante e assieme alla
conoscenza di aspetti filosofici, egli comprende la sostanziale unità di
Atman “essere individuale” e Brahman “Dio o essere universale”, e
realizza di essere tutt’uno con l'Assoluto, questo però non deve
essere inteso solo come un sapere intellettuale tratta di comprendere e
accettare un concetto è l’esperienza diretta.
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